Wings, il mini corner per pivot, rainger e ippodromo che abbatte i costi d’investimento e si adatta ad ogni appezzamento.

Gli impianti pivot, rainger ed ippodromo Rkd possono essere dotati di un particolare tipo di sbraccio posto all’estremità della macchina che può chiudersi e riaprirsi durante il percorso permettendo di irrigare parti del terreno che con dotazioni standard non sarebbero raggiungibili e per le quali necessiterebbe l’adozione di ulteriori impianti.
Cos’è uno sbraccio e dov’è montato
Lo sbraccio, o trave a sbalzo, rappresenta la parte finale di un sistema d’irrigazione pivot piuttosto che di un rainger o di un ippodromo ed è montato all’estremità dell’ultima campata.
È una tubazione della lunghezza massima di 30 mt, in acciaio, montata a sbalzo e sorretta da un sistema di tiranti agganciati all’ultima campata.

Sulla sua estremità può essere montato un irrigatore a media gettata che consente di irrigare gli appezzamenti dove non arriva la struttura.
La funzione dello sbraccio
In fase di progettazione per adattare al meglio le dimensioni standard delle campate a quella degli appezzamenti è spesso necessario utilizzare lo sbraccio che consente, quindi, di coprire la maggiore superficie possibile con gli irrigatori a bassa pressione presenti sulla struttura.
La presenza dell’irrigatore finale che ha la caratteristica di poter essere spento ed acceso è da considerarsi come una forma di adattamento del sistema di irrigazione per raggiungere porzioni di appezzamento non coperti né dalle campate né dallo sbraccio per una lunghezza non superiore ai 35 mt.
Wings, Lo sbraccio girevole
lo sbraccio Wings rappresenta un ulteriore adattamento della struttura dei sistemi di irrigazione pivot, rainger o ippodromo del nostro fornitore RKD che consente di coprire zone dove a causa di ostacoli presenti in campo o delle particolari forme degli appezzamenti la struttura delle campate non può arrivare.
Perché montare lo sbraccio girevole Wings
Pivot, Rainger o ippodromo che operano su terreni con forme non regolari lasciano delle aree di campo sulle quali l’irrigazione deve essere portata con impianti cosiddetti di completamento realizzati con sistema a pioggia o microirrigazione che aumentano la quota di investimento ad ettaro.
Lo sbraccio girevole rappresenta una soluzione molto interessante poiché con una struttura molto semplice e non particolarmente onerosa diminuisce le tare non irrigate.
Come riesce a ruotare lo sbraccio Wings
Come si può notare dall’animazione sotto riportata durante percorso di irrigazione, in corrispondenza di specifici punti dell’appezzamento lo sbraccio si chiude, ruotando su sé stesso, per poi riaprirsi irrigando una superficie oltre il limite dalla campata finale per una lunghezza aggiuntiva di circa 60 – 65 mt.
La rotazione è permessa da una ralla presente sulla torre terminale dell’ultima campata, su cui appoggia tutta la struttura della trave a sbalzo, dei tiranti e del contrappeso.

La fase di rotazione è azionata da opportuni sensori di campo che attivano il meccanismo di apertura o chiusura dello sbraccio che avviene dopo lo svuotamento dall’acqua delle tubazioni della trave a sbalzo che quindi non eroga acqua né attraverso gli ugelli ad essa applicati né attraverso l’irrigatore finale durante queste fasi.
Lo sbraccio Wings è una soluzione tecnica sempre più impiegata per meglio adattare le campate alle forme e dimensioni degli appezzamenti e da quando RKD l’ha inserito tre anni fa nella sua gamma di modelli li abbiamo già installati in due impianti di nostri clienti.
Lo sbraccio Wings in un nostro impianto
In un nostro recente impianto di irrigazione realizzato presso l’azienda agricola Mucchiut su un terreno nelle vicinanze del comune di Meduzza (UD) lo sbraccio Wings ha davvero fatto la differenza nel consentirci di adattare il sistema ad una superficie moto irregolare ed abbattere i costi.

Un appezzamento davvero irregolare
L’appezzamento da irrigare ha una superficie di 57 ettari e come si vede ha sia una forma molto irregolare che degli ostacoli rappresentati da alcuni edifici.
Dai primi studi di fattibilità l’orientamento progettuale era di impiegare dei pivot ma è parso da subito evidente che sarebbe stato necessario installare anche degli impianti di completamento a pioggia per irrigare l’intera superficie nelle aree che non coperte con le campate.
La superficie non si prestava certo all’impiego di un rainger e pareva evidente che un solo pivot non avrebbe potuto coprire da solo il campo.
La soluzione tecnica
Per questo si è pensato di adottare un sistema ad ippodromo costituito da 4 campate (una da 59,4 mt, tre da 53,5 mt ed uno sbraccio da 30,6 mt).

Esso presenta la struttura di un pivot con la torre centrale montata su un carro dotato di ruote che permette alle campate di spostarsi sia in modo lineare che circolare con conseguenti costi ridotti di investimento. L’alimentazione elettrica per il movimento è data da un generatore di corrente montato sulla torre centrale mentre l’acqua arriva all’ippodromo con una tubazione esterna in polietilene che lui stesso trascina da un idrante all’altro.

La lunghezza complessiva dell’ippodromo è 250 mt che diventano 285 mt irrigati considerando la presenza dell’irrigatore finale. Per meglio permettere alla macchina di seguire le forme ondulate del confine nord e oltrepassare gli edifici del centro aziendale nella parte sud, è stato determinante l’impego dello sbraccio girevole Wings.
Il valore aggiunto dello sbraccio Wings
Complessivamente la presenza dello sbraccio girevole Wings ha permesso:
- di aumentare la superficie irrigata dall’ippodromo di circa 8 ettari poiché chiudendosi e riaprendosi si adatta perfettamente all’andamento curvilineo del perimetro ed evita gli edifici;
- di abbattere la spesa ad ettaro per queste aree aggiunte rispetto all’acquisto di altri sistemi irrigui che portano poi ingombri in campo e lavoro per il loro posizionamento e la conseguente manutenzione.
L’ippodromo completo della trave a sbalzo girevole copre 50 ettari dei 57 totali (dal progetto che si vede sotto le linee verdi in parte curve e in parte rettilinee rappresentano i percorsi delle ruote posizionate sulle torri delle campate che creano un percorso simile ad un ippodromo). Per completare l’irrigazione dei rimanenti sette ettari sono stati impiegati irrigatori a pioggia montati su idranti a scomparsa Agripop (nel progetto è visibile il posizionamento degli irrigatori al centro dei cerchietti che rappresentano l’area irrigata dal getto).

Questo impianto sia per la parte dell’ippodromo che dell’impianto a pioggia, è stato dotato di apparecchiature per la gestione con tecnologia 4.0 ed ha potuto beneficiare del credito d’imposta Agricoltura 4.0.