Incontriamo la Società agricola Bovo Rino e Francesco, e Ortoromi
Una famiglia di origine contadina. Due fratelli che, per sostenerla, intraprendono i lavori di muratore, l’uno, tornitore, l’altro. Poi l’inizio della produzione di tabacco e, negli anni ’90, la fondazione della Società agricola Bovo Rino e Francesco a Villanova di Camposampiero, in provincia di Padova, una realtà che, con Irrigazione Veneta, ha intessuto un dialogo virtuoso e importante da anni. A raccontarci la storia di questa impresa è Luca Bovo, figlio 35enne di Francesco e nipote di Rino, che ancora ricorda le verdure da orto, soprattutto insalate da taglio in cassette da mezzo chilo e chilo, vendute al mercato da Padova.
Il lavoro, che inizia nel 1996, cresce sempre di più fino ad arrivare alla fondazione – con la famiglia Pelosin di Loreggia (Pd) – di Ortoromi, una Srl inizialmente dedita alla commercializzazione di prodotti di I gamma (insalate non lavate), mentre a partire dal 1999 decide di investire nella IV gamma, insalate già lavate, pronte al consumo. Nel 2006 Ortoromi diventa una cooperativa agricola una cooperativa agricola con l’adesione dell’azienda agricola Giuseppe Senese di Bellizzi, arrivando a coprire quasi tutto il territorio nazionale.
La Società agricola Bovo Rino e Francesco, nel frattempo, si sviluppa parallelamente a Ortoromi: dai 6 ettari di serre nel Comune di Villanova, sede legale dell’azienda, nel 2000 fonda un’altra azienda, a Mirano, in provincia di Venezia, con 15 ettari di serre, e nel 2010 una a Boara Polesine, Rovigo, con 16 ettari di serre e 40 ettari di pieno campo. Oggi serre e campi sono irrigati con microaspersione in pieno campo e microaspersione in serra.
Luca ha sempre “bazzicato” nell’azienda: nelle estati a casa da scuola era lì, sui campi, e nel 2012, dopo la maturità da perito agrario e la laurea in Scienze agrarie, ci entra ufficialmente come socio, ricoprendo la carica di tecnico e seguendo, così, concimazioni, semine, varietà, difesa fitosanitaria, trapianti e molto altro.

Luca, da dove è nata l’idea di dedicare la terra alle coltivazioni dei prodotti ortofrutticoli e gestire l’intera filiera, diretta e cortissima?
Dove sono nato, nel padovano, ogni famiglia aveva un orto, una fattoria, un pezzo di terra da coltivare… le mie origini sono agricole, quindi tutto è venuto da sé. A questo si è aggiunta una certa predisposizione di mio zio Rino a intuire ciò che va per la maggiore nel commercio… da qui l’idea di intraprendere la strada dell’insalatina da taglio.
Vista la specificità delle colture, che necessità idriche esprime la vostra terra?
Quella di essere irrigata tramite microaspersione. L’acqua, con questo metodo, viene diffusa tramite microirrigatori a media e corta gittata. È una pluvirrigazione aerea e si differenzia dal campo alla serra: sul pieno campo gli impianti distribuiscono l’acqua con una rotazione di 360 gradi, mentre in ogni serra lavorano a 180 gradi e assicurano anche una buona regolazione del microclima. Ad oggi contiamo 180 lotti di produzione, ma ne aggiungiamo di nuovi ogni anno. L’uniformità di distribuzione dell’acqua è massimizzata grazie alla vicinanza tra getto e colture.
In che modo e quando la vostra strada ha incrociato quella di Irrigazione Veneta?
Già da piccolo vedevo pompe e attrezzature marchiati Irrigazione Veneta “in casa”, ma abbiamo iniziato a lavorare con l’azienda in maniera continuativa nel momento in cui abbiamo aperto la sede a Rovigo. La soddisfazione è tanta, e il felice dialogo prosegue.
Quali impianti avete? E come li avete scelti?
Noi e tecnici di Irrigazione Veneta abbiamo condiviso le reciproche esperienze “in campo” e cercato la soluzione migliore per la nostra terra e le nostre coltivazioni. Oggi, con l’evoluzione delle ricerche e delle tecnologie, siamo arrivati ad avere 3000 irrigatori a pieno campo a Rovigo, e 1500 nelle serre. Da un anno e mezzo vantiamo un impianto di irrigazione 4.0 con 8 pompe da 90 m3/h (capacità massima), sempre in pressione, comandate da un inverter. Agendo sulle valvole a membrana possiamo programmare le irrigazioni da remoto, un’ottima e sostenibile opportunità.

Cosa significa, per voi, esservi affidati a Irrigazione Veneta?
Significa sentirci seguiti con attenzione ed essere riforniti di materiali in tempi celeri.
Oltre gli impianti, le relazioni. Che rapporti avete intessuto con i tecnici di Irrigazione Veneta?
Siamo amici del tecnico che segue la nostra azienda agricola. A volte passa da noi la mattina presto, prima di andare a lavoro, a controllare la situazione e annotare le nostre richieste. La sua lunga esperienza lo fa essere pronto a ogni evenienza. Un esempio? Abbiamo montato una grossa valvola a membrana che funziona da remoto ma, essendo tanto grande, ci metteva un quarto d’ora a chiudere l’impianto. Parlando con il tecnico abbiamo aggiunto un dispositivo di accelerazione che ha velocizzato il processo portandolo da 15 a 2 minuti. Insomma, un gran risparmio di tempo e un’elevata efficienza.
Sul fronte irrigazione… cosa prevedete per il futuro?
Se aumentiamo la superficie dell’azienda, aumenteremo anche gli impianti. Per noi, che facciamo seminati, è fondamentale l’irrigazione per far germinare il seme sin dall’inizio. Se nel giro di un anno abbiamo raddoppiato le pompe, credo la strada sia aperta per procedere su questa linea.
Un saluto agli amici di Irrigazione Veneta.
Auguro, a questa azienda, il meglio, perché se lo merita per serietà, prontezza, disponibilità ed efficienza e, personalmente parlando, speriamo di proseguire per ancora molti anni la collaborazione.